Per una nuova edilizia economica – 13 giugno alle 11:00 da Urban Lab

La Fondazione di Comunità Porta Palazzo propone di innestare in città una nuova forma abitativa, il Community Land Trust (CLT), capace di proteggere e implementare la casa come bene comune e di ampliare l’inclusione. Come per ogni innovazione, è importante condividere la conoscenza e comprendere così come attuare le nuove progettualità. Si propone così un ciclo di incontri, in collaborazione con Urban Lab, per avviare un processo di partecipazione per coltivare attenzione e senso di appartenenza e per poter progettare insieme alla città e agli attori che la governano.

 

PER UNA NUOVA EDILIZIA ECONOMICA
Quale interazione tra i nuovi modelli abitativi e gli strumenti di piano?

13 GIUGNO
alle 11:00
da Urban Lab (piazza Palazzo di Città 8/f – Torino)

Interverranno:
Karl Krähmer e Santiago Gomes – Fondazione di Comunità Porta Palazzo
Matteo Robiglio – Homes4all e Politecnico di Torino
Geert De Pauw – Community Land Trust Bruxxelles
Silvia Cafora – Politecnico di Torino e F. Feltrinelli
Paolo Mazzoleni – Assessore P.R.G, Urbanistica, Edizilia privata, Coordinamento grandi progetti, Grandi Infrastrutture nel Settore Trasporti
Modera Giulietta Fassino

Così come si può osservare in alcuni paesi europei o in contesti locali italiani, l’innesco di nuovi modelli abitativi collaborativi, solidali e accessibili è efficace dove riesce a stimolare un rinnovo tanto di strumenti urbanistici quanto dei piani di governo a varie scale.
Questo secondo incontro si interroga sul ruolo che i nuovi modelli abitativi, il CLT in particolare, possono assumere quali strumenti per la pianificazione e il progetto della città. Partendo da idee pioniere, come stimolare una visione strategica di sviluppo per rispondere a domande abitative differenziate? Ovvero, come può il piano (a livello tecnico e a livello normativo) accogliere, stimolare e favorire nuovi modelli? È possibile pensare a nuove forme ibride di ERP o ERS su queste nuove formulazioni di housing?

Con uno sguardo a pratiche esistenti, si propone di indagare sugli strumenti urbanistici e amministrativi a disposizione, su quelli già sperimentati o da implementare, finalizzati la produzione di nuove ecologie abitative pubbliche e pubbliche-no profit considerando, non solo la questione della casa in quanto risposta a bisogni specifici, ma il progetto dell’abitare quale efficace strumento per la gestione delle trasformazioni in un’ottica di inclusione e giustizia spaziale.